
Letizia Ballotti nasce alla fine degli anni ‘70 e già da piccola capisce che le arti figurative sono l’elemento principe della comunicazione tra lei e il mondo.
Si diploma in Grafica Pubblicitaria e Fotografia all’istituto statale d’arte di Modena. Frequenta il primo anno all’accademia di belle arti di Bologna, sezione Decorazione, ma interromperà gli studi, perché non ne percepisce una crescita personale e preferisce continuare la sua formazione indirizzandosi verso la professione di Progettista di Ceramiche Industriali e, in seguito, andando a “bottega” dal celebre scenografo Rinaldo Rinaldi, continuando ad interpretare in solitudine, l’esterno.
Rabbia, disappunto, noia, passione, gioia, turbamento si contendono l’apparire con una precisione tecnica e un’originalità espressiva che spesso sorprende i suoi estimatori. Utilizza la matita studiando luci e superfici, sperimenta e mescola tecniche di campitura spingendosi verso uno stile iperrealistico che la contraddistingue.
Cambia soggetti e stili, prospettive e distanze, ammorbidisce la linea e intensifica il colore. Si ispira alla natura, interpreta persone e personaggi, animali, fiori e frutti. Trasforma l’arte applicata in arte sostenibile, trasformando gli oggetti del quotidiano, che verrebbero buttati, in pezzi unici, in una sintesi creativa che ha per fine sempre l’eccellenza.